FOOD-DRUG-FREE

Piattaforma portatile per l’identificazione di farmaci nei prodotti alimentari

Fondi Strutturali e di Investimento Europei 2014/2020

Con la determina dirigenziale del 19 aprile 2019, n. 234 della Regione Piemonte è stato valutato idoneo e finanziato il progetto FOOD-DRUG-FREE presentato da Informatica System, azienda con sede a Vicoforte, nel ruolo di Capofila in partnership con importanti Enti di ricerca, significative imprese di settore ed eccellenze aziendali del cuneese.

Il progetto prevede la messa a punto di una piattaforma tecnologica portatile wireless costituita da unità sensoristiche multi-purpose che permetta l’identificazione e la valutazione quali-quantitativa in-field di residui di molecole farmacologicamente attive nei seguenti alimenti:

  • Latte
  • Uova
  • Miele

 Problema affrontato 

I suddetti alimenti risultano spesso materie prime destinate alla lavorazione per la produzione di un elevato numero di alimenti (es formaggi; prodotti da forno e di pasticceria) che rappresentano l’eccellenza dell’industria alimentare italiana.

Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di garantire che tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti sottoposte al loro controllo soddisfino i cogenti requisiti di igiene (Regolamenti (CE) 852, 853, 854, 882/2004 e Direttiva 2002/99) ed hanno l’obbligo di verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari e contaminanti con i limiti massimi residuali fissati dalle normative comunitarie (Regolamento UE n 37/2010 della Commissione del 22 dicembre 2009).

Per attuare quanto richiesto l’azienda alimentare ha pertanto l’obbligo di tenere sotto controllo le proprie produzioni in ogni fase, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime, applicando una serie di accorgimenti e analisi durante le fasi di processo definite nel loro insieme come “autocontrollo”. 

Ad oggi la tecnologia a disposizione non permette agli OSA l’esecuzione di analisi in field con prestazioni sufficienti a garantire la rispondenza alla normativa del prodotto eseguibili in tempo reale. Tutto ciò comporta costi elevati per il sistema produttivo obbligato ad eseguire controlli su lotti di materie prime quando queste risultano già in lavorazione e a distruggere il prodotto già semi lavorato nel caso in cui vengano refertati esiti non conformi.

Il progetto, inserito in una logica di costruzione di una piattaforma di sicurezza alimentare, si prefigge lo scopo di monitorare le materie prime in ingresso nel processo produttivo e di abbattere i costi di controllo prevenendo sprechi lavorativi.

La tutela della salute pubblica, nonché la promozione di produzioni di eccellenza, è strettamente correlata alla verifica dell’assenza di parti non autorizzate nelle materie prime e alla verifica dei limiti di sostanze farmacologiche autorizzate e dei contaminanti in tutta la catena alimentare.

Per contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è quindi fondamentale ridurre al minimo l’utilizzo di antibiotici in zootecnia e controllarne i residui nelle materie prime. Risulta quindi di notevole importanza lo sviluppo di tecniche di autocontrollo, rapide, cost effective ed applicabili in campo che consenta alle aziende di verificare un maggior numero di lotti di materie prime pre-utilizzo. 

Il Progetto

Il miglioramento dei sistemi di controllo ed autocontrollo passa necessariamente attraverso lo sviluppo di sistemi diagnostici rapidi, multi-residuo, applicabili in campo, che permettano l’identificazione contemporanea di residui anche in dosi molto piccole, garantendo l’identificazione precoce e quindi l’eliminazione dalle catene produttive di materie prime contaminate, che possono rappresentare un rischio per la sicurezza del consumatore.

Parallelamente si affronta anche il tema della tracciabilità della filiera: nel mercato agroalimentare odierno la difficoltà nel certificare l’origine e la qualità di un prodotto è un problema del consumatore tanto quanto delle aziende di produzione e trasformazione facenti parte della filiera, che grava sul business e sull’autenticità dei prodotti agricoli.

Il progetto, con l’utilizzo della tecnologia Blockchain, mira ad introdurre un’innovazione tecnologica in grado di garantire in totale trasparenza l’intera tracciabilità delle 3 filiere esaminate (uova, latte e miele), consentendo di certificarne la qualità, la provenienza e la filiera nel suo insieme, assicurando la massima trasparenza e valorizzando il lavoro agroalimentare di qualità.

L’acquisizione dei dati e la loro elaborazione, grazie a logiche di machine – learning, permetterà azioni mirate e tempestive per intervenire nelle varie fasi dei processi produttivi.

Per realizzare quanto pianificato in fase progettuale, l’ Azienda INFORMATICA SYSTEM  di Vicoforte si è messa alla guida di un consorzio che raggruppa : Enti Istituzionali di ricerca quali il POLITECNICO DI TORINO – Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, l’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA, l’UNIVERSITA’ DI SCIENZE GASTRONOMICHE e la FONDAZIONE BRUNO KESSLER di Trento;  aziende che ricoprono un ruolo significativo nel settore dell’ innovazione quali CEMAS ELETTRA, CHEMSAFE , SKY TECHNOLOGIES, DGS, ELTEK ed aziende simbolo dell’eccellenza cuneese quali BEPPINO OCCELLI AGRINATURA , LA MONFORTINA e il TORRONIFICIO SEBASTE.

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